Alopecia androgenetica

Dal punto di vista etimologico "alopecia" è un termine che deriva dal greco alòpex (αλώπηξ) che significa "volpe", in riferimento alla perdita di pelo a cui è soggetta quest'ultima in autunno e in primavera.
L'alopecia viene definita come una condizione clinica caratterizzata da un diradamento più o meno diffuso dei peli e dei capelli.
Esistono varie forme di alopecia, che possono differenziarsi in base alla loro causa, patogenesi, manifestazioni cliniche, reversibilità, modalità di trattamento.
Tra queste la più diffusa è rappresentata dalla alopecia androgenetica.
La caratteristica fondamentale dell'alopecia androgenetica è la miniaturizzazione del follicolo pilifero che porta ad una minore capacità nutritiva del capello, che quindi diventa più piccolo, sottile e scarsamente pigmentato.
L'alopecia è detta "androgenetica" in quanto per la sua comparsa sono necessari due fattori:

  1. Predisposizione genetica.
  2. Alterata azione ormonale.
La trasmissione ereditaria dell'alopecia androgenetica è poligenica (cioè sono coinvolti più geni), quindi maggiore è il numero di tali geni trasmessi in un individuo, maggiore sarà la sua predisposizione alla caduta di capelli.
Si è visto che i geni coinvolti sono sia autosomi (geni diversi da quelli sessuali) che geni X-linked recessivi (presenti sul cromosoma X). Questo può facilmente spiegare perchè gli uomini sono più predisposti a questa condizione rispetto alle donne.
Infatti, mentre le donne contengono due cromosomi X (con una minore probabilità di esprimere tali geni alterati), l'uomo ne contiene uno solo, affiancato ad uno Y, quindi i geni su quest'unico cromosoma X verranno necessariamente espressi.
Il cromosoma X maschile deriva dalla madre. Quest'ultima molto probabilmente eredita tale cromosoma dal padre. Si può dire quindi che i geni X-linked negli individui di sesso maschile sono ereditati dal nonno materno.
Il tuo nonno materno ha pochi capelli? Bene, è probabile che i geni responsabili siano stati trasmessi a te.
Il secondo fattore importante da considerare è l'azione ormonale. 
Si pensa che l'alopecia androgenetica sia dovuta ad un'aumentata azione del DHT (5α-diidrotestosterone) che è il metabolita attivo del testosterone. Infatti vari studi hanno notato che nelle cellule del follicolo pilifero si riscontrava un aumento dei livelli di DHT, allo stesso tempo però non c'era alcuna alterazione dei livelli di testosterone nel sangue, ma l'aumento si presentava solo nel cuoio capelluto. Si trovò poi che tale alterazione ormonale localizzata, era dovuta ad un'eccessiva produzione di 5α-reduttasi di tipo II (enzima che trasforma il testosterone in DHT). Sono proprio questi elevati livelli di DHT che portano alla miniaturizzazione del follicolo.
Il DHT agisce inoltre sul ciclo vitale del capello, andando a ridurre la durata della fase anagen (fase di crescita) e ad aumentare la fase telogen (fase di riposo).
La fase anagen è il periodo in cui si verifica la crescita del capello e dura dai 2 ai 7 anni, invece la fase telogen è quella fase in cui il follicolo viene completamente inattivato, il capello si trova ancora all'interno del follicolo ma ancorato da deboli legamenti che cederanno sotto la spinta del nuovo capello. Al termine di questa fase, di tre mesi, il follicolo riprende la sua attività entrando nella fase anagen e generando un nuovo capello.
Inoltre il DHT provoca anche una sincronizzazione del ciclo vitale dei capelli che porta a cadute massive di più capelli nello stesso momento.
La terapia, come per tutte le patologie genetiche, non può che essere cronica. Esistono vari farmaci che possono essere usati, anche se a causa dei notevoli effetti collaterali che possono comportare molto spesso si preferisce ricorrere a rimedi cosmetici.
Ogni trattamento usato dev'essere rivolto alla prevenzione e non alla cura!
Tra i farmaci attualmente usati, i più importanti sono il Minoxidil e la Finasteride.
Il Minoxidil è un farmaco che veniva usato per uso sistemico come antipertensivo a causa della sua azione vasodilatante. Attualmente è approvata per l'uso topico alla concentrazione del 2% o del 5% contro l'alopecia androgenetica. Il meccanismo d'azione non è ancora noto. Esso in situ viene trasformato nel Minoxidil solfato (forma attiva) e per un uso prolungato si è visto che tende a stimolare la fase anagen e a ritardare la miniaturizzazione. Nelle prime settimane tende a causare una temporanea perdita dei capelli correlata all'induzione dell'anagen, che quindi conferma che tale farmaco sta facendo effetto, anche se a causa di  questa evidenza molti tendono a interrompere il trattamento.
E' importante però dire che il Minoxidil tende solo a rallentare la perdita di capelli, e la sua azione è reversibile, infatti è stato visto che interrompendo l'assunzione di Minoxidil si torna allo stato precedente la sua assunzione.
La Finasteride è un'alternativa meno usata a causa degli effetti collaterali consistenti dovuti alla necessità di utilizzare tale farmaco per via sistemica.
Viene infatti somministrato per via orale e agisce inibendo l'azione dell'enzima 5α-reduttasi di tipo II, riducendo i livelli di DHT fino al 70% sia nelle cellule dei follicoli piliferi che in altre zone come nella prostata e nel tratto genitourinario. L'azione nei follicoli piliferi porta a un notevole aumento della fase anagen con inversione della miniaturizzazione, favorendo la crescita di capelli che acquisiscono spessore e lunghezza.
L'azione in tessuti differenti però porta ad una riduzione del desiderio sessuale, a disfunzioni dell'eiaculazione, a disfunzione erettile e ad una potenziale depressione che si è sviluppata in un ristretto numero di individui.
Inoltre in un certo numero di individui questi effetti sono risultati persistenti anche dopo interruzione dell'assunzione.
Quindi è necessario considerare il rapporto rischio/beneficio prima di assumere tale farmaco. Comunque, anche in questo caso gli effetti benefici sono reversibili e con l'interruzione dell'assunzione si ritorna alla condizione iniziale.
Quindi in conclusione si può dire che attualmente non esisitono cure contro l'alopecia androgenetica, esistono solo dei trattamenti che riescono a ritardare la caduta.
Di conseguenza la scelta migliore è quella di usare trattamenti che riducono al minimo gli effetti collaterali. Anche terapie alternative come la terapia laser sono risultate efficaci.
Ovviamente, inoltre, è necessario iniziare tali trattamenti precocemente e non quando l'alopecia si è già manifestata massivamente.
Finasteride
Minoxidil

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